Nel 2011 è stato firmato il Protocollo d’intesa sulla cooperazione internazionale sanitaria a favore dei bambini della Bosnia ed Erzegovina per il trapianto di cellule ematopoietiche, protocollo sottoscritto da Croce Verde Meldola-Predappio, Ageop Bologna, Clinica Pediatrica e Centro Clinico-Universitario di Sarajevo, Croce Rossa e Ministero della Sanità Bosniaco con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia. Nel giugno 2013 è stato siglato un protocollo di accordo per la creazione di un unità sterile di trapianto all’Ospedale di Oncoematologia Pediatrica di Sarajevo. Con le firme dei suddetti protocolli si è aperta una strada per rendere autonoma la procedura di trapianto dei bambini affetti da leucemia. Da allora si sono susseguite diverse missioni al fine di trasportare i bambini sia per i trapianti, che per i successivi controlli post-operatori. L’ultima in ordine di tempo è stata quella del 06/12/2013 in cui da Forlì a Bihac abbiamo portato gli aiuti per l’ospedale che era andato a fuoco nel luglio scorso e al nostro rientro in Italia abbiamo portato con noi i bambini che necessitano di controlli post-operatori all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. A tutti i bambini vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, speriamo che questo nostro aiuto possa servire ad alleviare le loro sofferenze…….Auguri….Auguri….Auguri
I volontari della Croce Verde Meldola Predappio sono rientrati da pochi giorni dall’ennesima missione in Bosnia-Erzegovina. In questo viaggio hanno portato aiuti per l’ospedale di Bihac, andato a fuoco nel luglio scorso nel quale era andato in buona parte distrutto.
I lavori di ricostruzione stanno procedendo e se tutto va come da programma l’ospedale di Bihac sarà di nuovo operativo da fine Gennaio 2014, hanno portato letti con ruote, tavoli per pasti, sollevatori per disabili, carrozzelle,traverse, attrezzatura medica e indumenti per personale infermieristico e medico di vario genere, nonché divise per la Croce Rossa di Bihac. Ci auguriamo che tutto proceda nei tempi stabiliti cosicchè i pazienti potranno tornare nel suddetto ospedale evitando, come succede adesso, una lunga percorrenza anche oltre confine per recarsi al più vicino ospedale che è situato in Croazia, o altri ospedali in Bosnia, Banja, Luka,Tuzla, Sarajevo ecc.. Nel prossimo viaggio si augurano di trovare l’ospedale perfettamente funzionante ristabilendo così le condizioni ottimali per le persone che ne avranno bisogno.
La Croce Verde Meldola Predappio desidera inoltre ringraziare tutte le persone che ci sostengono e che hanno sempre dimostrato di credere nei nostri progetti nonché le aziende che ci hanno sostenuto nella ricerca degli aiuti….a tutti voi va il nostro sentito…GRAZIE!!!!!!!!!!!!!
La Croce Verde Meldola-Predappio torna in Bosnia per ricostruire un ospedale
E’ in pieno svolgimento l’ennesima missione in Bosnia-Erzegovina della Croce Verde Meldola-Predappio. Il primo obiettivo del viaggio, scattato all’alba di venerdì, è portare aiuti a Bihac, capoluogo della Kraijna bosniaca
E’ in pieno svolgimento l’ennesima missione in Bosnia-Erzegovina della Croce Verde Meldola-Predappio. Il primo obiettivo del viaggio, scattato all’alba di venerdì, è portare aiuti a Bihac, capoluogo della Kraijna bosniaca. Le autorità locali stanno battendo cassa in Europa per reperire le risorse necessarie a ricostruire l’ospedale cantonale “Irfan Ljubijankic”, andato completamente distrutto il 25 luglio scorso a causa di un incendio.
“I pazienti più gravi – dichiara il presidente croceverdino Ferdinando Avenali – sono stati trasferiti a Karlovac, in Croazia. Su richiesta del governo locale, con cui abbiamo un rapporto di solidarietà ormai ventennale, abbiamo inviato due “tir” per cercare di riattivare un presidio sanitario d’emergenza”. Nella bolla di carico spiccano letti e attrezzature donati dall’Ospedale Bufalini di Cesena, nonché i materiali donati dalla grande lavanderia industriale “Linea Sterile” di Gatteo”. Senza dimenticare l’ennesimo slancio di generosità della ditta Idrotermica Coop di Forlì, che ha messo a disposizione della Croce Verde magazzini e uomini per stoccare e caricare tutta la merce. A Bihac, i volontari romagnoli presenzieranno allo scarico del materiale inviato da Forlì, perché nulla vada perso, com’è nello stile dell’onlus bidentina. Dopodiché scatterà la seconda fase della missione, quella più delicata. Avenali e C. approfitteranno del viaggio di ritorno per portare in Italia Damir, Fata e Mohamed.
Nonostante la crisi anche quest’anno il pranzo sociale organizzato da Croce Verde Meldola-Predappio per raccogliere fondi a favore dei bambini bosniaci malati di leucemia è stato un successo. Lo ha confermato la presenza di 164 persone che con il loro contributo daranno una possibilità di vita a questi bambini.
Si è appena conclusa la seconda missione dei nostri volontari nell’est europeo in Moldavia, L’obiettivo primario è sempre aiutare le Case della Salute di Telenesti, attraverso un corso di aggiornamento professionale di medici e fisioterapisti. Sono stati presenti in questa seconda missione il dott.Fabio Ragusa e le fisoterapiste Marta Fantini e Federica Cervellini. A giugno partirà la terza missione per portare a termine l’ultima fase del progetto, questi aggiornamenti sono di estrema importanza umanitaria perché aiutano ad alleviare nel modo migliore possibile le sofferenze di questo poverissimo popolo, situato tra Romania e Ucraina, in un terriorio quasi lasciato in balia di se stesso.
Nonostante la povertà che si riscontra in questa popolazione possiamo toccare con mano la grande umanità che li circonda, sono sempre pronti ad accoglierci nelle loro umili case e a donarci ospitalità con tutto l’amore di cui sono capaci. Questi valori basilari nella maggior parte delle città a noi vicine sono quasi scomparsi, abbiamo perso i più importanti, sempre presi nella vita frenetica che la nostra civiltà ci offre, dimenticando del tutto di prestare attenzione alle persone meno fortunate di noi.
In questo video abbiamo cercato di riassumere le varie sfaccettature della vita locale, abbiamo imparato molto da queste splendide persone e abbiamo cercato di dare il nostro contributo nel miglior modo possibile. Grazie di cuore, a presto per l’ultima missione umanitaria….
Per dare un senso di continuità al progetto già avviato a giugno, sono partiti questa mattina altri volontari, anche loro metteranno a disposizione le tecniche di loro competenza per aiutare le popolazioni della Moldova. Anche questo è un importante passaggio per aiutare questa popolazione già molto provata, il nostro progetto è stato creato per dare un aiuto concreto e stiamo continuando a prodigarci in questo senso affinchè tutto proceda come previsto. Ogni scambio professionale tra operatori del settore è importantissimo perché ognuno porta con sé conoscenze e pratiche diverse e messe insieme danno un immenso contributo.
Auguriamo ai nostri volontari “buon lavoro” e li aspettiamo al ritorno per aggiornarci della situazione attuale.
Questo progetto nasce dall’incontro di A.G.E.O.P. RICERCA con Croce Verde di Meldola-Predappio, che da 16 anni opera in Bosnia con interventi altamente qualificati nell’ambito della scuola e della sanità, per migliorare la qualità di vita dei cittadini di un Paese martoriato dalla guerra. La collaborazione di A.G.E.O.P. e Croce Verde è iniziata alcuni anni fa, per per cercare di salvare Amra, una ragazzina bosniaca malata di tumore. Per lei purtroppo, arrivata in Italia con una situazione troppo delicata e compromessa, non c’è stato niente da fare, ma dalla sua storia è nata la volontà di lavorare perché in futuro i bambini bosniaci come lei avessero sempre più speranze di vita.
Ed ecco quindi l’idea di realizzare insieme un progetto per i reparti di onco-ematologia degli ospedali pediatrici di Sarajevo e Tuzla, per migliorare gli standard di cura e quindi accrescere le possibilità di vita dei bambini bosniaci malati di cancro.
Abbiamo messo tutto il nostro impegno e finalmente nel 2011 è stato firmato il Protocollo d’intesa sulla cooperazione internazionale sanitaria a favore dei bambini della Bosnia ed Erzegovina per il trapianto di cellule ematopoietiche, protocollo sottoscritto da Croce Verde Meldola-Predappio, Ageop Bologna, Clinica Pediatrica e Centro Clinico-Universitario di Sarajevo, Croce Rossa e Ministero della Sanità Bosniaco con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia. Nel giugno 2013 è stato siglato un protocollo di accordo per la creazione di un unità sterile di trapianto all’Ospedale di Oncoematologia Pediatrica di Sarajevo. Con le firme dei suddetti protocolli si è aperta una strada per rendere autonoma la procedura di trapianto dei bambini affetti da leucemia.
In questo video c’è un riassunto di tutto quello che abbiamo vissuto al kid’s festival, un’esperienza molto bella finalizzata a portare un sorriso a questi bambini….
Dopo aver compiuto il passo più importante per lei, il trapianto del midollo osseo, Fata è rientrata nel suo paese ed ora a distanza di otto mesi è stata riportata all’ospedale S. Orsola di Bologna per essere sottoposta alle indagini di controllo post operatorio.
Questi bambini oltre ad essere stati travolti dagli eventi nel loro paese, sono anche stati vittime di patologie complesse e solo grazie ad associazioni umanitarie quali Croce Verde Meldola Predappio e Ageop, sono riusciti a vedere uno spiraglio per il loro futuro.
Tutti noi cerchiamo di fare del nostro meglio per evitare sofferenze a questi piccoli angeli, non sempre ci riusciamo, ma almeno ci proviamo.
I controlli di Fata hanno dato buoni risultati, speriamo che tutto continui ad andare per il meglio, cogliamo l’occasione per augurare a Fata e ai suoi genitori che tutto proceda nel migliore dei modi…..auguroniiiiii da tutti noi.
E’ in pieno svolgimento l’ennesima missione della Croce Verde Meldola-Predappio nell’est europeo, in Moldavia. L’obiettivo principale della spedizione nella poverissima repubblica fra Romania e Ucraina, scaturita dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, è aiutare le Case della salute di Telenesti attraverso un corso specifico di formazione per medici, infermieri e fisioterapisti. Con il presidente croceverdino Ferdinando Avenali sono partite le fisioterapiste Ombretta Castellucci e Cosetta Matassoni dell’ASL di Forli e il dottor Germano Pestelli. I volontari romagnoli rimarranno in Moldova sino al 20 luglio. Il progetto “Case della Salute” si regge esclusivamente su base volontaria, potendo contare anche su Simfer-
Società Italiana di medicina fisica e riabilitazione, Aifi-Associazione italiana fisioterapisti sezione Emilia Romagna e il patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Chisinau. Novità di questi giorni è il contributo “una tantum” del Comune di Bertinoro, gemellato da anni con la città moldava di Budesti.